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Appalti Pubblici: Quando Si Applica il Principio di Equivalenza Nelle Offerte Tecniche

Studio legale Panato 1

Il TAR Piemonte chiarisce l’ambito di applicazione del principio di equivalenza: discrezionalità tecnica e criteri di ragionevolezza guidano la valutazione delle offerte

Scopri quando è legittima l'applicazione del principio di equivalenza nelle gare pubbliche. Il TAR Piemonte conferma l'importanza della discrezionalità tecnica nella valutazione delle offerte.

Il principio di equivalenza assume un ruolo decisivo nell’ambito delle procedure a evidenza pubblica, in particolare nella fase di valutazione delle offerte tecniche. Ma quando è legittimo il suo utilizzo? La recente sentenza del TAR Piemonte n. 741 del 6 maggio 2025 fornisce un chiarimento operativo su come e quando l’Amministrazione possa legittimamente esercitare la propria discrezionalità tecnica in tal senso.

Quadro Normativo

Ai sensi dell’articolo 68 del D.Lgs. 50/2016, il principio di equivalenza consente di ammettere prodotti o soluzioni tecniche non identiche a quelle richieste, purché aventi caratteristiche equivalenti. Tale principio, come ribadito anche dal Consiglio di Stato (sentenza n. 7558/2022), trova fondamento nei valori costituzionali di imparzialità e buon andamento, nonché nei principi comunitari di concorrenza e libertà d’iniziativa economica.

Il Caso: Sentenza TAR Piemonte n. 741/2025

Nel caso oggetto della pronuncia, una ditta concorrente contestava l’aggiudicazione sostenendo che i mezzi indicati dall’impresa vincitrice non rispettassero le specifiche richieste nel capitolato. In particolare, veniva sollevata l’inadeguatezza di determinati veicoli per il trasporto dei materiali.

Il TAR ha rigettato il ricorso, chiarendo che l’approvvigionamento era comunque garantito grazie a mezzi alternativi (motocarriole) già previsti, e che sul mercato erano disponibili veicoli elettrici compatibili. In tal modo, l’offerta risultava conforme nella sostanza, seppur formalmente difforme in alcune specifiche.

Spiegazione Pratica

L’Amministrazione, secondo il giudice amministrativo, può esercitare una discrezionalità tecnica fondata su parametri di ragionevolezza e proporzionalità, purché il bene o servizio offerto garantisca la stessa funzionalità richiesta. È quindi errato impostare il contenzioso come una “caccia all’errore”, poiché non ogni scostamento formale determina automaticamente l’illegittimità dell’aggiudicazione.

Errori da Evitare

  • Escludere offerte per meri formalismi, senza una valutazione sostanziale.
  • Confondere discrezionalità tecnica con arbitrarietà: ogni scelta va motivata.
  • Ignorare la possibilità di soluzioni tecniche alternative reperibili sul mercato.

Takeaway - Punti Chiave

  • Il principio di equivalenza tutela la concorrenza e garantisce la più ampia partecipazione alle gare.
  • L’Amministrazione può valutare le offerte in modo flessibile, purché motivato.
  • Le imprese devono documentare adeguatamente l’equivalenza delle soluzioni proposte.

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