Costi della Manodopera: Ribasso Diretto e Limite Inderogabilità Minimi Salariali
Scopri come applicare correttamente il ribasso sui costi della manodopera nelle gare d'appalto senza violare i minimi salariali, secondo il D.Lgs. 36/2023 e le recenti sentenze del Consiglio di Stato e della Cassazione.
La gestione dei costi della manodopera nelle gare d'appalto pubblici è un tema cruciale, soprattutto con l'introduzione di normative sempre più specifiche. Recentemente, la sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V,
n. 3418 del 18 aprile 2025, ha offerto chiarimenti rilevanti sull'applicazione delle tabelle ministeriali e sul rispetto dei trattamenti salariali minimi inderogabili, ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. n. 36/2023.
Quadro Normativo
L'articolo 41 del D.Lgs. 36/2023 regola la determinazione dei costi della manodopera nelle gare d'appalto.
In particolare:
- Arte. 41, comma 13: Stabilisce che il costo medio della manodopera deve essere determinato annualmente dal Ministero del Lavoro, utilizzando tabelle specifiche.
- Arte. 41, comma 14: Dispone che i costi della manodopera e della sicurezza devono essere scorporati dal ribasso d'asta. In questo contesto, è possibile per l'operatore economico dimostrare che il ribasso è frutto di una più efficiente organizzazione aziendale.
- Arte. 108, comma 9: Impone che nelle offerte economiche vengono indicati, sotto pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri relativi alla salute e sicurezza sul lavoro.
Ribasso sui costi della manodopera: Le Regole
Il Consiglio di Stato ha precisato che è ammesso il ribasso sui costi della manodopera previsti nella documentazione di gara, ma con alcune condizioni fondamentali:
Il ribasso sui costi della manodopera, se applicato, non comporta automaticamente l'esclusione dalla gara, ma deve essere soggetto a verifica dell'anomalia, come stabilito nelle sentenze precedenti (ad esempio, n. 9255 del 19 novembre 2024).
Gli operatori economici che applicano il ribasso sui costi della manodopera devono dimostrare che il risparmio è derivante da un'efficienza organizzativa. Tuttavia, la riduzione del costo della manodopera non deve violare il principio di inderogabilità dei minimi salariali.
Inderogabilità dei Minimi Salariali
Un aspetto fondamentale della normativa è il rispetto dei minimi salariali, che sono inderogabili. In altre parole, non è possibile ridurre il trattamento salariale al di sotto dei livelli minimi stabilità dalla legge o dai contratti collettivi, anche se le tabelle ministeriali consentono una certa flessibilità sul costo medio del lavoro.
Le tabelle ministeriali indicano infatti il costo orario medio della manodopera, ma non devono essere confusi con i minimi salariali, che sono stabilità dalla legge o dalla contrattazione collettiva. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 488 del 22 gennaio 2025, ha ribadito che il mancato adeguamento dell'offerta ai costi della manodopera stabilità nelle tabelle non implica necessariamente la violazione dei minimi salariali.
Errori da evitare
Non distinguere tra costi della manodopera e minimi salariali: L'applicazione di ribassi sui costi della manodopera non deve compromettere i minimi salariali inderogabili.
Non fornire prova adeguata in caso di ribasso: È essenziale documentare correttamente l'efficienza organizzativa che giustifica il ribasso.
Punti chiave
- È possibile applicare un ribasso sui costi della manodopera, ma il rispetto dei minimi salariali deve essere garantito.
- La corretta documentazione e la dimostrazione dell'efficienza organizzativa sono cruciali per evitare l'esclusione dalla gara.
- Consultare sempre un esperto per navigare correttamente tra le normative e garantire la conformità delle offerte.
Serve aiuto?
Se stai partecipando a una gara d'appalto e hai dubbi sulla corretta applicazione dei costi della manodopera, contatta il nostro studio. Un team di esperti ti assisterà per garantire il rispetto delle normative e proteggere i tuoi interessi.