MIT: possibile il soccorso istruttorio in caso di mancato deposito della documentazione
Il parere del MIT n. 3604/2025 chiarisce l'esperibilità del soccorso istruttorio in caso di documentazione assente per errore della Stazione Appaltante.
Il parere MIT 3604/2025 ammette il soccorso istruttorio per sanare mancanze documentali dovuti a errori della PA nelle gare pubbliche. Scopri cosa prevede la normativa e come tutelare i tuoi diritti in fase di partecipazione.
Con il parere n. 3604 del 3 giugno 2025, il Servizio Contratti Pubblici del MIT ha fornito un'importante precisazione in materia di soccorso istruttorio. Il quesito riguardava una gara pubblica per la gestione di asili nido comunali, pubblicata poco dopo l'entrata in vigore del decreto correttivo al Codice dei contratti.
In particolare, nel bando non erano state previste né la produzione del rapporto sulla situazione del personale (art. 46 D.Lgs. 198/2006), né la dichiarazione d'impegno ad assumere quote di personale femminile e giovanile, così come richiesto dall'art. 57 e Allegato II.3 del nuovo Codice. Molti partecipanti non hanno quindi allegato tali documenti, generando incertezze sulla possibilità di sanare l'omissione in fase di verifica amministrativa.
Il soccorso istruttorio è ammissibile? Sì, ma entro certi limiti
Il MIT precisa che la stazione appaltante può attivare il soccorso istruttorio, come previsto dal bando tipo ANAC 1/2023, a condizione che ciò non comporti modifiche dell'offerta tecnica o economica. Il fondamento risiede nel principio del risultato sancito dall'art. 1 del Codice dei contratti pubblici: l'azione amministrativa deve mirare all'affidamento dell'appalto alla migliore offerta, evitando formalismi eccessivi.
Come ribadito dal Consiglio di Stato (sent. n. 1425/2025), il soccorso istruttorio serve a evitare che errori puramente formali producano effetti distorsivi sulla procedura, se la par condicio tra i partecipanti rimane intatta.
Quando l'errore è della PA: il favor partecipationis può prevalere
Un punto centrale del parere riguarda il ruolo della Stazione Appaltante: se l'omissione della clausola nel bando ha indotto in errore gli operatori, si configura un caso in cui è giustificato il ricorso al soccorso istruttorio. In questa circostanza, il principio del legittimo affidamento dei partecipanti viene in rilievo e può giustificare l'ammissibilità della sanatoria documentale.
Il Consiglio di Stato (Sez. V, sent. n. 7870/2023) ha già affermato che il favor partecipationis può prevalere sulla par condicio, quando il mancato adempimento deriva da ambiguità o omissioni imputabili alla stessa PA.
Takeaway - Punti Chiave
- Il soccorso istruttorio è consentito, purché non alteri l'offerta tecnica o economica.
- È particolarmente rilevante quando la Stazione Appaltante non ha chiarito gli obblighi documentali nel bando.
- Il favor partecipationis può prevalere, in presenza di errori imputabili all'amministrazione.
- Il principio del risultato guida l'azione amministrativa: va premiata la sostanza, non la forma.
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