Requisiti della consorziata esecutrice nei consorzi di cooperative: non serve l’istituto dell’avvalimento
La recente sentenza del TAR Parma chiarisce che il consorzio non deve ricorrere all'avvalimento per usare i requisiti della consorziata esecutrice.
Nel settore degli appalti pubblici, una delle domande ricorrenti riguarda le modalità con cui i consorzi stabili possono legittimamente utilizzare i requisiti delle consorziate designate come esecutrici. Un recente pronunciamento del Tar Emilia Romagna, Parma, Sez. I, sentenza n. 266 del 17 giugno 2025 ha chiarito un aspetto chiave: non è necessario ricorrere all'avvalimento quando i requisiti sono posseduti dalla consorziata esecutrice .
Cosa prevede la normativa
Ai sensi dell'art. 67, comma 4, del D.Lgs. N. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), il consorzio concorrente è tenuto a indicare in sede di offerta per quali consorziate intendono concorrere. Questa previsione riflette la logica propria del rapporto consortile, in cui il consorzio agisce come soggetto unico, ma opera attraverso le consorziate esecutrici, le quali rappresentano vere e proprie articolazioni operative dell'ente consortile.
Cosa chiarisce la sentenza
Il TAR ha affermato che l'imposizione di un contratto di avvalimento tra il consorzio e la consorziata designata costituisce un'eccedenza non necessaria. In altri termini, si tratta di un passaggio ridondante e giuridicamente superfluo, in quanto il legame interno tra consorzio e consorziata esecutrice è già sufficiente per “spendere” i requisiti in gara.
Come ribadito nella pronuncia, richiamando anche la giurisprudenza del Consiglio di Stato (Sez. V, sent. n. 4761/2024), l'avvalimento presuppone la terzietà del soggetto ausiliario rispetto al concorrente. Ma tale alterità viene meno proprio nel contesto consortile, dove le consorziate esecutrici lavorano all'interno del medesimo perimetro giuridico e organizzativo del consorzio stesso.
Quali sono le implicazioni pratiche
Per gli operatori economici, questo chiarimento rappresenta un'indicazione operativa importante: non è necessario stipulare un contratto di avvalimento quando i requisiti sono posseduti dalla consorziata esecutrice già indicata in offerta . Il consorzio può partecipare alla gara semplicemente precisando a quale consorziata sarà affidata l'esecuzione delle prestazioni.
L'obbligo rimane invece per il caso in cui i requisiti siano forniti da un soggetto esterno al consorzio o da una consorziata non designata come esecutrice.
Errori da evitare
- Presumere che serva sempre un contratto di avvalimento anche all'interno dei consorzi stabili: la sentenza chiarisce il contrario.
- Non indicare correttamente le consorziate esecutrici in sede di offerta: la mancata indicazione può comportare l'esclusione.
- Confondere il rapporto consortile con quello tra impresa ausiliata e ausiliaria: si tratta di due modelli distinti e non sovrapponibili.
Takeaway - Punti Chiave
Come precisato dal TAR, non avrebbe senso imporre l'avvalimento tra soggetti che fanno parte dello stesso consorzio, poiché la consorziata è parte integrante del soggetto che partecipa alla gara. Pretendere l'avvalimento in questo caso significa complicare inutilmente il procedimento, senza alcuna utilità sostanziale.
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